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Chiediamo al Governo una svolta per garantire reddito, lavoro e autonomia abitativa affinché le donne non ricadano nella spirale della violenza.
Ogni anno, in Italia, oltre 50.000 donne decidono di dire no alla violenza subita rivolgendosi ai centri antiviolenza.
Questo però spesso non basta. Per esercitare il proprio diritto a vivere una vita senza violenza hanno bisogno di un reddito sufficiente, un lavoro sicuro e dignitoso, una casa e servizi pubblici funzionanti. Il rischio è di far tornare le donne, spesso con figlie e figli, dagli autori di violenza, vanificando il loro percorso verso l’autonomia.
Il sistema antiviolenza italiano, però, non è in grado di garantire a tutte e in tutti i territori le stesse opportunità a causa di politiche frammentarie e finanziamenti inadeguati.
Per questo chiediamo al Governo italiano di aiutare concretamente le donne che hanno subito violenza. È necessario adottare politiche integrate, coinvolgendo tutti i Ministeri e gli uffici competenti, affinché venga assicurato alle donne in fuoriuscita dalla violenza il diritto ad un tenore di vita sufficiente, al lavoro dignitoso e alla casa.
In particolare, chiediamo urgentemente alle istituzioni italiane nazionali, regionali e locali di: