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Campagna FreeNotFreezed


#FreeNotFreezed è la campagna che, nel mese della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ci ha permesso di sostenere tutte quelle donne che si sono liberate dalla violenza, ma sono congelate dalla politica.

Puoi contribuire anche tu a sciogliere il ghiaccio che blocca il loro diritto a riprendere in mano la propria vita: firma la petizione.

Una statua di ghiaccio che rappresenta tutte le donne in uscita dalla violenza.

Testa alta, sguardo coraggioso, passo in avanti verso il futuro a simboleggiare la volontà di riprendere in mano la propria vita, volontà che però non si realizza, che resta, appunto, congelata.

Il ghiaccio come metafora dello stallo che vivono queste donne, che hanno progetti e sogni che non si possono concretizzare, che restano “congelati”, a causa della mancanza di un aiuto sufficiente da parte dello Stato.

A svelare l’opera il 15 novembre a Roma, Claudia Gerini, ambasciatrice della campagna #FreeNotFreezed di ActionAid che, nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, chiede al Governo politiche adeguate per supportare le donne in uscita dalla violenza nel percorso di affermazione della loro libertà. 

“Immaginate di aver avuto la forza di liberarvi da una situazione di violenza domestica e di aver intrapreso un percorso in un centro antiviolenza. Immaginate di aver avuto il coraggio di lasciare la vostra casa, le vostre abitudini, tutto, per ricominciare da capo. Immaginate, a questo punto, di scoprire di non avere i mezzi e l’aiuto sufficienti da parte dello Stato per poter riprendere in mano la vostra vita. Come vi sentireste? Vi sentireste congelate e congelati” ha affermato Claudia Gerini svelando l’opera. 

Firma la petizione, scongeliamo insieme i percorsi di libertà delle donne

Per scongelare la statua allestita a Roma in Piazza di Pietra, basteranno poche ore. Per scongelare il percorso di libertà delle donne serve invece molto di più.

Per questo oggi abbiamo lanciato anche una petizione per chiedere al nuovo Governo strumenti e politiche per garantire alle donne in fuoriuscita dalla violenza adeguato supporto economico, un lavoro dignitoso e un alloggio sicuro.

I dati del fenomeno

Secondo l’ISTAT (2022) circa il 60% delle donne in fuoriuscita dalla violenza nel corso del 2020 non aveva un’occupazione stabile e non era autonoma economicamente. Nello stesso anno 21.000 donne avrebbero avuto bisogno di supporto per raggiungere l’indipendenza economica. Scarica il Report Diritti in Bilico.


Un problema globale. Il caso del Nepal

La violenza contro le donne è un problema globale che ancora non viene affrontato con efficacia. È infatti urgente ridare autonomia economica alle donne in uscita da situazioni di violenza, ancora troppo spesso stigmatizzate dalla famiglia e dalla comunità e in enormi difficoltà nella reintegrazione sociale ed economica. Storie di donne come Sita, che vive in Nepal dove una donna su due ha subito una qualche forma di violenza nella sua vita.

Da ragazza è stata rapita e abusata da un uomo che voleva sposarla. Un uomo che ha reso la sua vita un vero e proprio inferno fino ad arrivare al punto di darle fuoco.  Un fenomeno, quello delle ustioni e degli attacchi di acido sempre più frequente in Nepal.