La nostra analisi sui manifesti dei candidati
Per affrontare le sfide globali è fondamentale una democrazia di qualità che permetta di costruire una società giusta e inclusiva. In vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo, abbiamo esaminato i manifesti dei principali gruppi politici per valutare il loro impegno su cinque temi chiave per un mondo più equo e giusto: diritti delle donne, giustizia climatica, disuguaglianze globali, migrazione e conflitto a Gaza.
L’analisi ha preso in esame Sinistra, Verdi, Socialisti e Democratici (S&D), Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE), Partito Popolare Europeo (PPE) e Conservatori e Riformisti Europei (ECR). Delle domande specifiche per ciascun tema ci hanno permesso di assegnare un punteggio in base al riconoscimento del problema e alle misure proposte per affrontarlo.
È importante che i cittadini siano informati sugli impegni dei gruppi politici e partecipino attivamente al processo democratico. Dai risultati della nostra analisi è emerso che i Verdi hanno ottenuto un buon punteggio per quanto riguarda le disuguaglianze globali, la giustizia climatica e i diritti delle donne, mentre il Partito Popolare Europeo (PPE) ha registrato un punteggio basso sugli stessi temi. Male in generale il manifesto dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR), che non affronta adeguatamente nessuno di questi temi, neanche la violenza contro le donne o il clima.
Il conflitto a Gaza
Il recente conflitto a Gaza ha messo in evidenza i doppi standard dell’Unione Europea nell’uso degli strumenti giuridici e politici, soprattutto se confrontati con la crisi ucraina. Nonostante l’UE e i suoi Stati membri siano firmatari di trattati internazionali sui diritti umani, manca un sostegno politico e giuridico coerente, nonostante l’assistenza umanitaria fornita tramite la DG ECHO. Anche i manifesti elettorali riflettono questa disparità: Socialisti e Democratici (S&D), Partito Popolare Europeo (PPE), Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa (ALDE) e Conservatori e Riformisti Europei (ECR) hanno ottenuto punteggi bassi perché non hanno affrontato questioni critiche come il cessate il fuoco immediato e il rispetto dei diritti dei palestinesi.
L’emergenza climatica
L’Unione Europea continua a finanziare progetti sui combustibili fossili nei paesi del Sud globale, una contraddizione inaccettabile per il secondo più grande inquinatore storico al mondo. I gruppi politici devono garantire il rispetto dell’Accordo di Parigi e si devono impegnare ad attivare meccanismi di responsabilità per le aziende che violano i diritti umani e causano danni ambientali. Al momento, solo Sinistra e Verdi hanno riconosciuto il problema e ipotizzato misure per contrastare la crisi climatica.
Migrazioni
Il patto europeo sulla migrazione e l’asilo ha peggiorato le condizioni per i migranti, aumentando la securitizzazione e la militarizzazione delle frontiere. Gli accordi con Libia, Tunisia, Egitto e l’accordo Italia-Albania espongono i migranti a violazioni dei diritti umani ma solo Sinistra e Socialisti e Democratici (S&D) sembrano avere una chiara visione del problema e hanno previsto misure di azione nei loro manifesti.
Quale Europa vogliamo?
“Stiamo assistendo a un aumento delle disuguaglianze e dei conflitti in tutto il mondo. Di fronte a queste sfide, l’Unione Europea non può tirarsi indietro; deve assumere un ruolo di leadership globale. ActionAid si aspetta che il nuovo Parlamento affronti le questioni critiche per promuovere la democrazia, lo stato di diritto e la tutela dei diritti umani, mettendo il benessere delle persone e del pianeta al primo posto, anteponendolo al profitto delle multinazionali” dichiara Marco De Ponte, Segretario generale di ActionAid Italia.
Il Forum Disuguaglianze e Diversità, di cui facciamo parte, ha pubblicato di recente il volume “Quale Europa” con l’aspirazione di promuovere un’Europa fondata sulla giustizia sociale e ambientale. Si tratta di un contributo informativo e di confronto per giudicare – prima e dopo le elezioni – programmi, partiti, candidature ed eletti, e una bussola per il monitoraggio civico delle azioni che l’Unione Europea realizzerà nella prossima legislatura. La pubblicazione è stata accompagnata da un’iniziativa itinerante, “Viaggio in Italia con la testa in Europa”, che prevede più di 70 tappe sul territorio nazionale.
Il 30 maggio alle 17:30, è prevista una diretta streaming sul canale YouTube
del Forum Disuguaglianze e Diversità
Per informazioni forumdisuguaglianzediversita.org