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La Cambogia è un Paese del Sud Est asiatico che dal 1994 al 2015 è cresciuto a livello economico ad un tasso medio del 7,6%; questo ha fatto sì che negli ultimi 10 anni la percentuale di persone che vive al di sotto della soglia di povertà sia passata dal 47% al 13,5% (dati 2014).
Tuttavia, sono diverse le sfide che la Cambogia deve ancora affrontare. Ancora quasi 3 milioni di persone soffrono di malnutrizione ed il tasso di alfabetizzazione è tra i più bassi del Sud Est asiatico, seppur con dati in crescita.
Uno dei maggiori problemi rimane la corruzione, che causa il rallentamento dello sviluppo economico dell’intero Paese. Secondo l’osservatorio politico Freedom House, la Cambogia non è un Paese libero: le ultime elezioni, tenutesi nel 2018, si sono svolte in un clima altamente repressivo con una competizione elettorale inesistente.
Il 77% della popolazione cambogiana vive ancora in aree rurali da cui però negli ultimi anni molte persone stanno emigrando per cercare condizioni economiche più vantaggiose. In particolare, il flusso migratorio dalle campagne si muove verso la capitale, Phnom Penh, e verso la vicina Thailandia. I migranti cambogiani sono principalmente giovani tra i 17-35 anni, divisi equamente tra uomini e donne.
Lavoriamo in Cambogia dal 2005.
Forniamo supporto alla comunità di pescatori di Koh Kjorng, nata nel 2012 e composta da 312 famiglie. Negli ultimi anni, la sussistenza della comunità è stata minacciata dalla pesca illegale, che ha distrutto quasi totalmente le risorse marine della zona.
Nel 2017, insieme alla comunità di pescatori e all’Amministrazione provinciale per la pesca, abbiamo realizzato un progetto che prevedeva la costituzione di una “Banca mobile dei granchi”, finalizzata a tutelare questi animali nel periodo della riproduzione.
Grazie al nostro supporto, il Comitato della comunità di pescatori ha a sua volta sensibilizzato altri 187 membri delle comunità limitrofe sull’importanza di preservare le risorse marine in modo tale da consentirne la riproduzione. La “Banca dei granchi” ha iniziato a dare risultati nel 2018: si stima che in un anno il numero dei granchi in mare sia aumentato del 30%.
Abbiamo poi lavorato per supportare diverse comunità di contadini, coinvolgendoli in corsi sulle tecniche di agricoltura resiliente al clima.
Grazie ai nostri corsi di formazione e al nostro supporto, alla fine del 2018 più di mille contadini sono stati in grado di mettere in pratica le tecniche agricole apprese.
Nella provincia di Oddar Meanchey, abbiamo supportato diverse famiglie danneggiate dalla costruzione di una diga. Abbiamo organizzato momenti di mobilitazione per chiedere il rispetto dei diritti delle comunità locali e insieme ad esse abbiamo formulato un piano di advocacy per riottenere le terre espropriate. Grazie a queste attività, lo scorso anno 178 famiglie colpite hanno ricevuto un compenso economico e un appezzamento di terra dove vivere e lavorare.
Continua il nostro impegno in diverse città del mondo, tra cui Phnom Penh, per realizzare la campagna Safe City e chiedere città più sicure per le donne.
Lo scorso anno diversi gruppi di donne hanno domandato al Governo di fornire protezione sociale ai lavoratori. Il ministro del lavoro, d’accordo con questa richiesta, ha richiamato all’attenzione i datori di lavoro come responsabili della tutela sociale dei propri dipendenti.