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Nonostante abbia dichiarato l’indipendenza dalla Somalia nel 1991, il Somaliland non ha ancora ricevuto un riconoscimento da parte della comunità internazionale. Situato nell’Africa orientale, il Paese affronta sfide importanti a livello socio-ambientale come la siccità cronica, con regioni come Sanaag e Togdheer che dal 2018 sono state classificate dalla Food Security and Nutrition Assessment Unit (FSNAU) della FAO ad alto rischio di insicurezza alimentare. 

Il Somaliland è inoltre un territorio interessato da corruzione e violazioni dei diritti umani e in cui la violenza contro le donne resta un problema radicato, con pratiche dannose come le mutilazioni genitali che coinvolgono il 98% delle bambine

Il Paese ha affrontato anche il problema del displacement, con centinaia di migliaia di persone sfollate che hanno cercato rifugio nei paesi limitrofi come Yemen, Eritrea e Gibuti. 

98 %

delle bambine subisce mutilazioni genitali

Il nostro lavoro in Somaliland

Lavoriamo in Somaliland dal 1983. La nostra attività nel tempo si è concentrata soprattutto sulla lotta contro la violenza sulle donne. In particolare, abbiamo contribuito a favorire l’empowerment economico femminile attraverso la formazione di cooperative e l’erogazione di corsi di formazione. Inoltre, abbiamo sensibilizzato le comunità sul tema della violenza di genere e creato spazi sicuri per le donne, per favorire il dialogo e il confronto.  

Oltre a lavorare al fianco delle donne, promuoviamo la partecipazione politica dei cittadini, la trasparenza e l’accesso alle informazioni, e supportiamo le comunità agricole nell’adozione di pratiche resilienti ai cambiamenti climatici, in particolare in risposta al problema della siccità che da tempo affligge il Paese.