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Dopo anni di regime autoritario, oggi il Kenya gode di un sistema politico multipartitico. Il livello di alternanza al potere è tuttavia ancora basso e il processo di consolidamento democratico subisce continui arresti, da ultimo in occasione delle elezioni del 2007, quando le violenze scoppiate per presunti brogli causarono oltre 1.550 morti e 500.000 sfollati.
Secondo l’osservatorio politico Freedom House, i diritti politici e le libertà civili sono seriamente compromessi dalla corruzione pervasiva e dalla brutalità delle forze di sicurezza
Su 52 milioni di abitanti, quasi 19 milioni vivono al di sotto della soglia di povertà e circa 15 milioni soffrono la fame.
Il tasso di alfabetizzazione tra gli adulti è pari al 78,02%. Rendere la scuola primaria gratuita a partire dal 2002 ha contribuito ad incrementare il tasso di scolarizzazione dal 61% ad oltre l’80% di questi ultimi anni.
In Kenya, la strada verso la parità di genere è ancora lunga: il 37% delle donne in età lavorativa non ha un impiego e il 41% della popolazione femminile subisce violenza nel corso della propria vita.
Il Paese ospita più di 430.000 rifugiati, la maggior parte provenienti da Somalia, Etiopia e Sud Sudan. Nel 2017, una decisione dell’Alta Corte Kenyota ha scongiurato la chiusura del campo di Dadaab, uno dei campi profughi più estesi al mondo.
Il Kenya, insieme all’India, è uno dei primi due Paesi in cui abbiamo iniziato a lavorare nel lontano 1972 e oggi siamo riconosciuti come una delle più importanti agenzie di contrasto alla povertà del Paese.
Il nostro impegno è volto a rafforzare il ruolo dei cittadini all’interno dei processi decisionali; in particolare, lavoriamo per accrescere l’accountability delle Contee rispetto all’erogazione di servizi pubblici a favore delle donne e delle comunità che vivono in condizioni di povertà ed esclusione. Supportiamo movimenti di donne per promuovere una rappresentanza femminile in seno agli organi decisionali delle Province, per fare lobby e migliorare l’accesso e il controllo della terra da parte delle donne.
Quest’anno abbiamo lavorato per concludere alcuni progetti idrici importanti: il progetto idrico a Isiolo che coinvolge oltre 5.0000 persone, il progetto idrico Sogorosa ed il progetto idrico Kapecha. Il progetto a Sogorosa si rivolge ad una comunità composta da circa 1.750 famiglie, con una popolazione stimata di oltre 10.500 persone, mentre il progetto a Kapecha serve una popolazione di 13.100 persone, per un totale di 1.637 famiglie.