
Diseguaglianze Educative
Violenza tra pari e di genere
Prevenzione violenza tra pari e di genere
La scuola non è un luogo poi così sicuro. Corridoi, cortili, bagni e aule, sono i luoghi dove i e le adolescenti sono a rischio di violenze o altre forme di discriminazioni. La situazione si aggrava fuori l’ambiente scolastico.
A perpetrare la violenza nell’80% dei casi è un gruppo contro un singolo. Si tratta spesso di violenze psicologiche, come commenti sul fisico, sulla provenienza, sull’orientamento sessuale.
Purtroppo, ad aumentare è anche la violenza online. Più difficile da riconoscere, la subisce l’8,4% dei e delle giovani.
Cosa si intende per violenza
Dai dati recenti raccolti grazie a una ricerca sviluppata da Ipsos per ActionAid , è emerso quanto sia urgente, oltre a contrastare bullismo e cyberbullismo, fenomeni che colpiscono particolarmente gli under 14, occuparsi di violenza nella fascia adolescenziale.
La violenza di genere non si limita alla violenza maschile contro le donne, ma comprende ogni tipo di violenza basata sull’appartenenza di genere, l’orientamento sessuale, l’identità e l’espressione di genere.
La violenza tra adolescenti è ancora radicata nella società patriarcale e causa conseguenze importanti sul processo di crescita delle nuove generazioni.
Chi la subisce di più?
Sono le ragazze, più dei ragazzi, a vivere con maggior frequenza atti di violenza tra pari, in qualsiasi forma essa si manifesti: le ragazze rischiano più spesso di ricevere molestie verbali mentre camminano per strada, di essere toccate nelle parti intime, di essere vittime di scherzi o commenti a sfondo sessuale e della diffusione di foto/video che le ritraggono in situazioni intime.
I ragazzi invece rischiano principalmente di essere picchiati e le persone transgender/fluide/non binarie di venire insultate.
Testimonianza

“Le tipologie più frequenti di violenze e di discriminazioni a scuola sono il catcalling, il bodyshaming, diverse forme di bullismo e discriminazioni di genere e di orientamento sessuale.
Queste violenze si protraggono poi all’esterno della scuola. Un modo per prevenirle sarebbe creare un ambiente sicuro, di rispetto reciproco tra studenti ma anche insegnanti. La scuola dovrebbe istituire corsi di formazione su educazione sessuale e affettiva. Una cosa che chiederei ai miei coetanei e coetanee è di avere maggiore consapevolezza sul mondo che ci circonda, essenziale per formare un proprio pensiero che si distacchi da condizionamenti esterni e pregiudizi.”
Francesca, studentessa – Progetto Youth for Love Italia
Le nostre richieste
L’introduzione dell’educazione sessuale e affettiva nelle scuole è il primo passo, ma non basta.
Al centro delle nostre richieste c’è un’educazione alla sessualità e all’affettività che non si concentri solo sugli aspetti biologici, ma anche su quelli psicologici, sociali e relazionali, come raccomandato dall’Unesco e dall’OMS. Che sia introdotta in tutti i gradi scolastici, condotta da personale autonomo e laico. Dopo anni di discussioni parlamentari, è arrivato il momento di una Legge nazionale, promossa dal Parlamento, in linea con le richieste del Gruppo CRC.
È, inoltre, necessario prevedere una formazione obbligatoria per docenti, la presenza a scuola di tutor e procedure specifiche per la prevenzione e la gestione dei casi, l’inserimento di codici anti-molestia, di bagni neutri e delle Carriere Alias.
Il programma Youth for Love
Il programma — di natura europea — ha come scopo la prevenzione della violenza di genere e tra pari negli anni dell’adolescenza. Pur mantenendo un approccio nazionale, ampio e comparativo, si focalizza oggi in alcune aree italiane (Lombardia, Lazio, Campania, Calabria e Sicilia) per rispondere in maniera precisa e puntuale alla problematica della violenza tramite un programma integrato di laboratori di empowerment e formazioni a studenti e studentesse, personale della scuola, famiglie e figure genitoriali, percorsi di educazione tra pari e di co-progettazione youth-led di spazi e servizi dentro e fuori la scuola, azioni di campaigning e advocacy locali e nazionali, ricerca e approfondimento.
Nell’ambito del programma è stato sviluppato Youth for Love – The Game, un gioco free-to-play che può essere utilizzato singolarmente, in coppia oppure in gruppo e che si presta ad attività educative e in contesti di educazione sia formale, sia informale.