Difesa dei diritti
Diritto alla cittadinanza
Cittadinanza inclusiva
Mettere le persone al centro vuol dire riconoscere i bisogni e i desideri di un essere umano indipendentemente dalla sua condizione giuridica.
Per questo siamo impegnati da anni nella promozione di una cittadinanza inclusiva, che garantisca i diritti fondamentali a tutte le persone che vivono in Italia, a prescindere dalla loro origine, status sociale o condizione giuridica. Il nostro obiettivo è creare una società più equa e giusta, in cui ogni individuo possa sentirsi parte integrante della comunità.
Le sfide della cittadinanza in Italia
In Italia, il tema della cittadinanza è complesso e spesso legato a problematiche sociali, culturali e politiche. Ancora oggi, molte persone, in particolare bambini e giovani nati o cresciuti nel nostro Paese da genitori stranieri, non hanno accesso automatico alla cittadinanza. Questo impedisce loro di esercitare appieno i propri diritti, limitando le opportunità di inclusione e partecipazione alla vita pubblica.
Negli ultimi anni abbiamo dedicato sempre maggiore impegno a supportare coloro che si impegnano per rendere il diritto alla cittadinanza concreto e reale per tutte e tutti.
L’attuale legge risale al 1992 e non risponde più alle necessità di un Paese che è cambiato nelle sue dinamiche sociali e nella composizione delle persone che lo abitano e se ne prendono cura.
I dati parlano da soli
5 MLN
Stranieri in Italia
10%
Studenti esclusi dalla cittadinanza
500MILA
L’anno nati in Italia esclusi dalla cittadinanza
In Italia, ci sono circa 5 milioni di stranieri, di cui tra 1.8 e 2.5 milioni (in particolare giovani e bambini) sono esclusi dalla cittadinanza nonostante siano nati o cresciuti nel Paese.
Il 10% degli studenti non ha la cittadinanza, compreso il 65% di loro nato in Italia. Questo dipende dal fatto che nel nostro Paese non è riconosciuto né il principio dello ius soli né il principio dello ius scholae.
Legge attuale sulla cittadinanza
La legge italiana sulla cittadinanza, risalente al 1992, si basa principalmente sul principio dello ius sanguinis. Questo significa che solo chi nasce da genitori italiani ottiene automaticamente la cittadinanza, escludendo molte persone nate o cresciute in Italia da genitori stranieri.
Per chi è nato da genitori stranieri, l’acquisizione della cittadinanza è possibile solo al compimento del 18° anno di età, a condizione di aver vissuto in Italia in modo continuativo.
La legge attuale non considera neanche il percorso scolastico svolto in Italia, non è quindi previsto neanche un cosiddetto ius scholae, lasciando così esclusi anche quanti hanno frequentato l’intero ciclo scolastico in Italia.
Inoltre, la burocrazia rigida e i criteri restrittivi rendono difficile ottenere la cittadinanza per molti giovani che hanno legami profondi con l’Italia e sono tante e tanti coloro che anche una volta compiuti i 18 anni impiegano anni per vedersi riconosciuti dal Paese che sentono come casa propria.
Supporto alle reti di attivisti per la riforma della legge sulla cittadinanza
Crediamo fortemente che il cambiamento nasca dalla partecipazione di tutte e tutti, coinvolgendo attivisti e comunità che ogni giorno si battono per i diritti.
Per questo motivo, siamo attivamente impegnati nel supporto alle reti di attivisti che lavorano per la riforma della legge sulla cittadinanza. Collaboriamo con gruppi locali, associazioni e movimenti civici che chiedono una legislazione più equa e inclusiva, affinché chi nasce o cresce in Italia possa avere il pieno diritto di essere considerato cittadino italiano.
Attraverso il nostro lavoro di advocacy, amplifichiamo la voce di queste reti e sosteniamo le loro iniziative, fornendo strumenti e risorse per diffondere consapevolezza e promuovere un dibattito pubblico sul tema della cittadinanza. Il nostro impegno include la formazione e il supporto logistico per eventi, campagne di sensibilizzazione e iniziative locali volte a coinvolgere sempre più persone nella battaglia per una riforma giusta.
La campagna per la raccolta firme sul referendum
Uno degli strumenti fondamentali per spingere verso un cambiamento concreto è il referendum sulla riforma della cittadinanza. Noi di ActionAid Italia siamo stati in prima linea nella promozione e raccolta firme di questa iniziativa che consideriamo un primo importante, ma non risolutivo, passo verso una cittadinanza inclusiva.
Per un’Italia più inclusiva e giusta
Il nostro lavoro non si ferma. Siamo determinati a continuare la lotta per una riforma della legge sulla cittadinanza che riconosca i diritti di tutte le persone che vivono in Italia. Unisciti a noi in questa battaglia e sostieni il diritto a una cittadinanza inclusiva per tutti.