Chi si è salvato, il 25 aprile 2015, ci è riuscito perché era in strada o al lavoro nei campi. Laxmi non era distante da casa sua e infatti, dopo il primo boato, ha visto la casa tremare violentemente fino a crollare del tutto.
Dopo il terremoto, ActionAid ha aiutato Laxmi e altre famiglie di Talamarang a costruire rifugi temporanei mentre alcune donne, fra cui la stessa Laxmi, sono state scelte per far parte di una cooperativa di produttrici di funghi. Grazie a un finanziamento e a una formazione dedicata hanno potuto creare da zero questa coltivazione e i primi guadagni non si sono fatti attendere; quando hanno venduto i loro prodotti al mercato della città di Malamchi si sono accorte che la qualità dei funghi ha permesso loro di guadagnare più di quanto speravano.
“Abbiamo già guadagnato 70.000 rupie (circa 650 dollari) e abbiamo ancora dei pacchetti da vendere, oltre ai funghi che stanno ancora crescendo. I soldi della vendita li conserviamo in un unico luogo e segniamo con precisione quanto spendiamo, quanto guadagniamo e la riserva di prodotto in magazzino”.
Oggi Laxmi è una persona diversa. Sente che questo lavoro non è importante solo per il guadagno economico ma è importante perché l’ha resa protagonista, insieme alle altre donne, e vede la buona reputazione che ora tutte loro hanno nel villaggio. Prima del terremoto la sua vita era unicamente dedita alla cura dei bambini e degli animali ma non era economicamente indipendente e doveva sempre chiedere al marito il permesso di comprare cibo o prodotti per la famiglia. Oggi sente invece che questo lavoro le sta dando più autonomia e libertà.