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Ogni giorno, non solo l’8 marzo

Per questo in ActionAid abbiamo deciso di adottare dieci principi guida basati su modello di leadership femminista. Saranno il nostro faro per esercitare nuove forme di leadership che siano inclusive, coraggiose e a tolleranza zero verso ogni forma di discriminazione.

Terrò il mio ego sott’occhio, così da poter guidare le altre persone con empatia e con mente aperta. Per fare ciò lavorerò per accettare i miei punti deboli, così come per riconoscere e avere in considerazione i miei punti di forza e quelli altrui.

Mi impegnerò affinché tutti e tutte siano ascoltati allo stesso modo, rispettati e abbiano le stesse opportunità di successo nel mio team e nell’organizzazione. Affronterò la sfida di dover costruire un team che tenga presente della diversity e sia inclusivo, e di imparare ad abbattere le barriere che ostacolano la partecipazione.

Avrò cura del mio benessere emotivo e fisico, per rinnovare le mie risorse interiori di ispirazione e comprensione, così potrò continuare a dare il meglio nei confronti delle colleghe e dei colleghi. Li incoraggerò e supporterò nel fare lo stesso, lavorando attivamente per un ambiente più flessibile e che supporti le persone, in particolare coloro che hanno carichi di cura.

Accetterò che il test più rilevante per la mia leadership sia lo spazio che creo perché altre persone prendano la guida. Nel coinvolgere il mio team nello stabilire obiettivi condivisi, avrò fiducia in loro e farò crescere il loro potere nel condividere la guida con me nel lavoro comune per il raggiungimento di questi obiettivi. Allo stesso modo avrò fiducia e supporterò coloro che ricoprono una posizione di autorità nel guidarmi nell’interesse della nostra comune missione organizzativa.

Riconosco che la società mi dà (e dà ad altri/e) certi vantaggi che non sono né richiesti né guadagnati (per esempio il genere, la classe sociale, le caste, la capacità, l’orientamento sessuale, l’educazione o altri fattori). Mi impegnerò per far emergere e per contrastare queste forme di discriminazione nel quotidiano, nel mio posto di lavoro, nelle nostre policy e prassi. Sarò cosciente dei privilegi che ho e che possono far sentire le altre persone prive di potere o in condizione di inferiorità, e allo stesso tempo sarò più consapevole di come reagire ai privilegi altrui, e gestirò meglio il mio comportamento in modo da trattare tutti i miei colleghi e le mie colleghe in modo equo.

Segnalerò ogni forma di discriminazione e abuso di potere a cui assista o di cui abbia esperienza sul posto di lavoro, e creerò spazi sicuri per supportare quelli attorno a me che fanno lo stesso. Mi assicurerò che la mia condotta sia scevra di ogni forma di molestia, sfruttamento e abuso.

Mi assicurerò che gli obiettivi siano definiti in modo chiaro e fatti propri da tutto il team, me compreso/a, e che ciascuna persona sia e si senta pienamente responsabile per gli sforzi individuali e collettivi per raggiungerli. Misurerò i miei risultati in base ai contributi che ho dato perché il team avesse successo. Riconoscerò e darò valore alla collaborazione che porta frutti, mentre mi occuperò delle performance scarse in modo giusto ma deciso.

Perseguirò il cambiamento che trasforma, ricercando nuove idee e imparando dagli errori piuttosto che aver paura dei fallimenti, dando potere alle colleghe e ai colleghi per fare lo stesso. Quando incontrerò atteggiamenti disfattisti o cinici in me stesso/a o nelle altre persone, mi impegnerò per ricostruire fiducia nei nostri obiettivi; dove c’è competizione o insicurezza in merito a “status” e difesa del territorio, mi adopererò per creare fiducia; e dove troverò noncuranza o mediocrità aiuterò a rinnovare la passione e la creatività per eccellere nella nostra missione organizzativa.

Ricercherò, darò e valuterò positivamente i feedback costruttivi come un’opportunità di crescita per entrambe le parti coinvolte. Non aspetterò semplicemente i momenti formali di revisione ma invece darò feedback in modo continuativo sia alle mie colleghe e colleghi, sia alla mia manager o mio manager e a chi ricopre ruoli più senior, anche nei confronti dello staff che guido. Lavorerò per risolvere i conflitti attraverso l’ascolto attivo, interventi tempestivi e promuovendo comportamenti e comunicazioni non violente e rispettose.

Agirò con chiarezza, in modo tempestivo e trasparente nel prendere le decisioni che spettano a me, svolgendo le consultazioni appropriate e nell’interesse della nostra missione organizzativa. Se sarò coinvolto nell’allocare risorse o nella scelta dei partner, mi assicurerò che queste scelte promuovano i valori e le aspirazioni di ActionAid. Comunicherò le decisioni e le relative motivazioni in modo aperto.