Dal 24 agosto un team di ActionAid è operativo nella zona del cratere sismico in soccorso alla popolazione. Quando domenica 30 ottobre si è verificato il secondo terribile sisma di magnitudo 6.5 il nostro staff era ad Arquata del Tronto con l’unità mobile che utilizza per raggiungere le varie località colpite. Questo è il racconto di Sara Vegni, project manager SISMICO, il progetto che portiamo avanti nella zona del sisma.
"La mattina del 30 ottobre il camper di ActionAid era ad Arquata del Tronto. Eravamo di ritorno dai territori già colpiti dalle forti scosse del 26 ottobre, in particolare Ussita e Visso: ci eravamo recate lì per riprendere i contatti con le associazioni attive e mappare i bisogni degli sfollati dopo quegli ultimi difficili giorni.
Poi in serata eravamo tornate di nuovo ad Arquata, per poter partecipare il giorno seguente alla sagra “Marrone che passione”, organizzata dall’intera comunità per passare una giornata insieme e cercare di tornare alla normalità. La Proloco, i ragazzi di “Chiedi alla polvere” (un gruppo di ragazzi tra i 17 e i 21 che raccontano il terremoto su una pagina Facebook molto seguita), l’amministrazione comunale e tutta la cittadinanza erano quindi presi dalla preparazione della festa. Anche noi di ActionAid avevamo deciso di prendervi parte, per dare una mano e in segno di vicinanza verso una comunità che abbiamo supportato fin dai primi momenti e che ci ha accolto con affetto.
Tutto era già pronto: stand, menù, bancali interni ricolmi di castagne. Appuntamento alle 8:30 di domenica.
Invece alle 7:40 ecco la scossa più forte degli ultimi mesi (ed anni) farci scattare fuori dal letto. Tutti di nuovo in strada: da chi, sfidando la paura, era rientrato nella propria abitazione a chi era alloggiato in strutture come “la Casa dei due parchi” (un centro temporaneo per 50 sfollati) a chi stava ancora dormendo in tenda (o in camper come noi).
Siamo uscite dal camper di ActionAid mentre la terra stava ancora tremando e l’aria era irrespirabile per la polvere sollevata dai tantissimi crolli. Attorno a noi urla di disperazione di chi non ce la fa più ad aver paura di dormire, a sentirsi perennemente insicuro. Ancora in pigiama ci siamo precipitate verso le abitazioni di coloro che sapevamo essere in casa. Giancarlo, Maria, Eros, Michele… La gioia di poter vedere tutti e di scoprire che nessuno si era ferito è stata immensa. Una cosa incredibile!
Da subito al tendone mensa della frazione Borgo di Arquata sono arrivate persone provenienti da tutta la vallata, anche da quelle frazioni meno danneggiate dal terremoto di agosto, che però stavolta non hanno retto alla potenza di questa forte scossa.
La Protezione Civile ha preparato i pasti mentre noi di ActionAid, affiancando gli operatori della ong GUS, abbiamo iniziato a mappare le necessità più urgenti.
La priorità è stata aiutare le persone più vulnerabili, anziani e bambini. Uscendo di corsa nessuno ha avuto modo di prendere con sé nulla infatti, compresi farmaci indispensabili o bombole di ossigeno.
Sono passate ore interminabili ma pian piano sono cominciate ad arrivare le cose indispensabili e nel primo pomeriggio anche medici ed infermieri. Nel mentre le comunicazioni sono rimaste totalmente interrotte per tutta la giornata. Solo per pochi minuti riusciamo a prendere la linea e chiamare i contatti delle altre zone colpite per scambiarci informazioni. Poi la voce che all’inizio serpeggiava è diventata reale: ordine di evacuazione totale.
Abbiamo tentato di parlare con tutti spiegando che sì, era necessario andar via. “Appena possibile tornerete, torneremo!”.
I bus hanno iniziato a fare la spola: da Borgo ad un’altra frazione,Trisungo; poi direzione San Benedetto del Tronto, Porto D’Ascoli e Martinsicuro.
Gli ultimi a salire su un pulmino della Croce Rossa sono stati quattro anziani con specifiche esigenze legate al loro stato di salute. Siamo rimasti con loro fino alla fine, verso le 20:30 promettendogli che ci saremmo rivisti prestissimo negli alberghi dove alloggeranno.
Alla fine siamo ripartite anche noi, come tutta la popolazione di Arquata.
Adesso si apre un nuovo periodo: il camper è pronto a ripartire, stavolta in direzione della costa marchigiana per stare accanto ai cittadini che sono stati trasferiti lì.
Ci attendono mesi difficili in cui l’obiettivo sarà supportare le comunità colpite, mantenendo vivo il loro spirito e la voglia di ricominciare. Noi ci saremo!"