"Per conquistare il futuro bisogna prima sognarlo". L’altro giorno mi sono imbattuto in questa frase di Blaise Pascal.
ActionAid un sogno ce l’ha: realizzare il cambiamento, un mondo più equo e più giusto per tutti.
Negli ultimi anni ci siamo trovati di fronte a un mutamento epocale. La crisi finanziaria che è anche diventata crisi sociale ha richiesto a organizzazioni come la nostra di rispondere ai mutamenti e contemporaneamente di produrre risultati, di cambiare appunto la vita delle persone più escluse e emarginate. Non è stato facile e non sarà facile. Perché è come un viaggio su una tavola da surf in mare aperto. Puoi scannerizzare l’orizzonte quanto vuoi ma non sai mai che onda ti arriva.
Di viaggio però ne abbiamo fatto, e stiamo – sempre con orgoglio e passione - ancora sull’onda; un italiano su tre oggi sa chi è ActionAid e con un piano progettuale in Italia, che è in grado di comunicare e mobilitare, tenendo insieme sempre la dimensione nazionale con quella internazionale. Insomma ActionAid, può dirsi a tutti gli effetti un attore partecipe della società civile italiana. E se siamo riusciti a far tutto questo è perché abbiamo valori solidi, crediamo nell’empowerment delle persone , in un approccio basato sui diritti umani e nella partecipazione. Crediamo, anzi, che proprio la partecipazione sia l’elemento necessario e qualificante per riprendersi lo spazio pubblico. Perché tutti possano riprendersi la parola e lo spazio e quindi crescere, collaborare, decidere e partecipare.
Legarsi a ActionAid significa condividere un sogno, condividere chi siamo e quello in cui crediamo. La convention di quest’anno è un’occasione per riflettere su cosa è oggi ActionAid e cosa vuole essere domani. E per quale cambiamento vogliamo ogni giorno continuare a lottare e a impegnarci. Ma anche per ringraziare quanti hanno percorso un tratto di strada al nostro fianco e continueranno a farlo.
Sabato 26 novembre dalle ore 17,30 in diretta da Milano "Convention 2016: ActionAid premia i protagonisti del cambiamento"