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OPEN PNRR: la piattaforma sui dati aperti di Openpolis

Una piattaforma che le cittadine e i cittadini aspettavano da tempo


Venerdì 20 maggio Vittorio Alvino (Fondazione Openpolis) – con la partecipazione di Giuseppe Brescia (Presidente Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati), Sigfrido Ranucci (RAI – Report) e Roberto Aloisio (GranSasso Science Institute)– ha presentato nell’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari OPENPNRR.it, strumento che si pone l’ambizioso obiettivo di rendere maggiormente trasparente e aperto il PNRR italiano.

La piattaforma, prodotto del tenace lavoro di Openpolis in collaborazione con il GranSasso Science Institute, si alimenta grazie alla raccolta di dati in continuo aggiornamento e all’incrocio di numerose fonti dirette e indirette, che permettono di analizzare ogni aspetto del Piano, attraverso l’utilizzo di indicatori originali.

Questa consente a chiunque di visualizzare la percentuale di completamento delle riforme e degli investimenti del PNRR in Italia, in un arco temporale che copre sia l’intero periodo di attuazione del Piano, sia singoli periodi corrispondenti ai trimestri annuali di implementazione (t1; t2; t3; t4). Grazie al pratico menu a tendina è inoltre possibile visualizzare gli stessi avanzamenti divisi per tema, a seconda dell’interesse di ciascuno, che siano orientati alla giustizia, alla scuola, alla transizione ecologica, alle infrastrutture e a molto altro.

Ma ovviamente, come detto all’inizio, la piattaforma offre innanzitutto a ciascuno di noi la possibilità di monitorare singole misure del Piano. Per esempio, scorrendo sulla pagina home, una semplice e intuitiva mappa interattiva dell’Italia ci permette, cliccando sulla relativa provincia, di visualizzare subito le misure previste dal PNRR sul territorio di nostro interesse e di iniziare il monitoraggio delle stesse. Oltre ciò, è possibile anche monitorare alcune delle priorità del PNRR (giovani e parità di genere), il tutto ricevendo puntuali aggiornamenti sulla propria pagina dedicata.

Ma non è tutto: OPEPNRR ha anche sezioni dedicate a specifici approfondimenti, alle scadenze previste agli enti titolari di risorse (Ministeri e Dipartimenti) e molto altro.

Ad un primo sguardo, risulta subito chiaro come OPENPNRR sia una piattaforma che le cittadine e i cittadini aspettavano da tempo, pensata e progettata per monitorare in piena autonomia aspetti chiave del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Difatti, da svariati mesi varie organizzazioni della società civile (tra le quali la campagna DatiBeneComune e l’Osservatorio Civico PNRR) chiedevano al Governo la pubblicazione di dati aperti, accessibili e riutilizzabili sul PNRR. A tale richiesta, le strutture governative preposte avevano risposto attraverso la pubblicazione del portale italiadomani, il portale ufficiale dedicato al Piano di Ripresa e Resilienza italiano il quale, nelle iniziali intensioni, doveva permettere il “monitoraggio degli investimenti e delle riforme, con notizie in continuo aggiornamento sullo sviluppo degli interventi previsti”.

Tuttavia, gli open-data di italiadomani sono stati pubblicati con scasa cura e qualità e, seppur con il tempo si cercasse di operare un cambio di rotta e il governo pubblicasse da ultimo una sezione sul sito relativa al catalogo open data (aggiornato, però, solamente al 31 dicembre 2021), è da subito risultato chiaro che l’obiettivo del sito governativo non fosse quello di permettere un reale monitoraggio del PNRR da parte dei cittadini, bensì di svolgere la funzione di vetrina per una pubblicizzazione monodirezionale.

È dunque anche a causa delle lacune del sito ufficiale del Governo, che il lancio di OPENPNRR rappresenta un’importante novità in tema di monitoraggio del Piano italiano e degli open-data. La piattaforma, difatti, non intende porsi in contrapposizione ad italiadomani, bensì vuole essere uno strumento che stimoli le stesse istituzioni alla pubblicazione puntuale di dati e informazioni, in formato aperto, riutilizzabili e pienamente accessibili, rendendo realmente possibile un monitoraggio indipendente.

Tale monitoraggio indipendente è reso altresì necessario dal particolare momento storico, che vede l’Italia come principale beneficiaria dei fondi del Next Generation EU (molti dei quali, appare opportuno rammentarlo, sono in formato di prestito) e che vedrà profonde trasformazioni nel nostro sistema economico, sociale e sui nostri territori.

Trasformazioni che le cittadine e i cittadini sono ansiose di poter monitorare, come ha dimostrato la partecipazione di oltre 65 esponenti di diverse realtà nazionali e locali alla prima scuola di monitoraggio civico realizzata online dall’Osservatorio Civico PNRR. L’Osservatorio – nato nel 2020 con l’obiettivo di richiedere trasparenza e partecipazione nel PNRR e stimolarne il monitoraggio, di cui fanno parte circa cinquanta associazioni della società civile – grazie alla piattaforma Openpolis avrà da oggi un ulteriore importantissimo strumento per le sue scuole di monitoraggio, la prossima delle quali prenderà il via il prossimo giugno a Bologna, nel quadro del Festival della Partecipazione 2022.

OPEPNRR, dunque, rappresenta un progetto che vuole mettere al centro nuovamente il tema dell’accountability e della trasparenza, facendo luce su un processo complesso e articolato come è il PNRR, che condizionerà le vite di tutte le future generazioni di italiane e italiani. Un progetto, quindi, che avremmo apprezzato fosse stato sviluppato e patrocinato da tempo dal Governo italiano e per il quale ringraziamo la Fondazione Openpolis e il GranSasso Science Institute.

Immagine: governo.it

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