La mia lunga storia con ActionAid comincia 24 anni fa, quando ho avuto l’onore di assumere il ruolo di Segretario Generale dell’organizzazione. È stato l’inizio di un’avventura straordinaria, un viaggio che mi ha portato a dedicare la mia vita a una missione che considero incredibile: essere accanto alle battaglie dei più vulnerabili e lavorare ogni giorno per costruire un mondo più giusto.
In questi anni ho collezionato un’infinità di ricordi preziosi. Ho avuto l’onore di incontrare e confrontarmi con persone meravigliose, in contesti spesso complessi. Ho condiviso dolore e rabbia di persone e comunità oppresse, partecipato a decisioni impegnative, tracciato strategie ambiziose, sempre con lo sguardo rivolto a un futuro migliore per la gente. Un futuro il quale battersi, in maniera libera e serie, anche accettando il conflitto con gli oppressori.
Il mio orgoglio più grande, è dunque osservare quanto questa comunità sia cresciuta.
Siamo cresciuti assieme, nella consapevolezza di quel che accade in Italia e nel mondo, nei numeri di persone che sostengono ActionAid, nella passione del nostro impegno quotidiano e nel rapporto con le comunità che possiamo oggi raggiungere e sostenere: in questo vedo il risultato di un percorso straordinario che ci unisce per sempre e che ci fa camminare uniti indipendentemente dai ruoli di ciascuno e ciascuna.
Ogni membro della grande comunità di ActionAid è stato ed è fondamentale nel realizzare il cambiamento che da sempre auspichiamo, di un mondo più giusto.
È questa comunità di persone che voglio ringraziare sentitamente, sperando che ognuno e ognuna di loro possa essere orgoglioso quanto me dei progressi fatti insieme.
Per me è arrivato il momento di intraprendere un nuovo capitolo. Dopo 24 anni, lascio il mio ruolo come Segretario Generale di ActionAid Italia. Ma come diciamo nella nostra comunità: *Once an ActionAider, always an ActionAider*. Questo significa che non smetterò mai di farmi portavoce dei valori che mi hanno guidato in questo percorso e di continuare a fare la mia parte per realizzarli altrove.
Katia Scannavini e Lorenzo Eusepi, che insieme a me hanno guidato l’organizzazione negli ultimi anni, continueranno con la stessa passione, dedizione e impegno il lavoro intrapreso per raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi, anche perché le sfide sono sempre più grandi.
Passare il testimone ad una guida congiunta è di per se simbolico di quanto ActionAid creda nell’azione collettiva: il passaggio incarna i nostri valori più profondi: inclusività, assunzione di responsabilità, flessibilità ed apertura all’innovazione. Sono certo che anche il nuovo corso porterà frutti importanti.
A loro, a chi ci ha accompagnato in questo viaggio e a chi si avvicina oggi per la prima volta ai nostri progetti, auguro un futuro nel quale la giustizia sociale diventi realtà, attraverso la partecipazione di tutti.
Con profonda riconoscenza e affetto,
Marco De Ponte