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Permettere a tutti i cittadini di partecipare ai processi decisionali: è da qui che bisogna partire se vogliamo essere noi stessi i protagonisti e fautori del cambiamento che auspichiamo.
Mettere le persone al centro è il cuore di ogni nostra azione. Da anni, le persone e la partecipazione dei cittadini sono per noi l’elemento centrale del cambiamento, sia a livello nazionale che internazionale.
Libertà, trasparenza, partecipazione, responsabilità delle istituzioni, accoglienza e integrazione: sono questi per noi gli ingredienti fondamentali di una democrazia di qualità. In un contesto globale di crisi politica ed economica sempre più grave, la partecipazione viene spesso vista come un peso aggiuntivo. Ci si rifugia in soluzioni populiste e individualiste, sacrificando i valori della solidarietà e della cooperazione.
Dai contesti di emergenza ai programmi di sviluppo, dagli interventi in Italia a quelli nel resto del mondo, permettere ai cittadini di partecipare ai processi decisionali che li riguardano è invece la chiave di volta per favorire la giustizia sociale, promuovere i diritti, ridurre le diseguaglianze e migliorare quindi la qualità della democrazia.
Più è attiva la partecipazione delle persone, maggiore sarà la capacità della società di affrontare le sfide odierne e future.
Questo è particolarmente vero in situazioni di emergenza, quando la resilienza della comunità permette di prevenire e rispondere in maniera efficace, limitando il rischio di perdere vite umane sull’immediato e garantendo interventi post-catastrofe progettati secondo le reali esigenze della popolazione.
Nel mondo, aumentare la partecipazione vuol dire contribuire a una migliore distribuzione delle risorse naturali (cibo, acqua, terra), garantendo per tutti la sicurezza alimentare (ovvero l’accesso costante ad acqua potabile e alimenti) e una vita dignitosa, offrendo alle comunità più deboli ed escluse la possibilità di interrompere quei circoli viziosi che non ne permettono lo sviluppo.
Come mettere, quindi, al centro le persone? Fornendo loro gli strumenti di cui hanno bisogno per attivarsi.
Tutto questo con una particolare attenzione alle donne, ancora oggi vittime della diseguaglianza di genere e ai giovani, coinvolti con percorsi di educazione civica nelle scuole, perché pensiamo che possano essere motori del cambiamento.
Vogliamo responsabilizzare le istituzioni ed il settore privato migliorandone la trasparenza tramite:
Dalle prime scosse alla difficile rinascita: mettiamo i cittadini al centro, garantendo informazione, partecipazione e monitoraggio.