“Mi chiamo Agnes Supeyo e ho 36 anni, sono sposata con un contadino di nome British. Ho quattro figli, due ragazze e due ragazzi. Vivo a nel Villaggio Oltepesi, in Kenya. Sono una donna d’affari. Gestisco un piccolo negozio e sono a capo di alcuni gruppi di lavoro che hanno lo scopo di garantire a tutte le donne un ruolo di rilievo nella società, sostenendo varie iniziative e fornendo il supporto necessario per aprire attività commerciali.
Due settimane fa, sono stata eletta Segretaria nel Fondo di Sviluppo Elettorale (CDF). Attraverso la mia nomina al comitato CDF sarò l’occhio della comunità per capire cosa il governo sta cercando di attuare nella nostra zona, per vedere se offre, come concordato, l’aiuto necessario alla comunità per lo sviluppo di diversi progetti. Per esempio, la nostra comunità non dispone di strutture pubbliche, come gli ospedali.
Questo ha reso la vita difficile a molte persone, soprattutto alle donne. Infatti, devono camminare per 12 km per arrivare al dispensario più vicino. Si tratta di una distanza molto lunga, soprattutto per chi è veramente malato! Una volta una donna incinta stava camminando verso il fiume quando le sono arrivate le doglie. Le persone che erano con lei l’hanno aiutata ad arrivare al dispensario. Ma poco dopo ha sviluppato delle complicazioni, arrivata finalmente in ospedale è deceduta. Molti di noi attribuiscono la sua morte alle strade inagibili e al dispensario troppo lontano.
Il dispensario non ha un reparto di maternità e, pertanto, le visite vengono effettuate nel reparto comune dove si trovano sia uomini che donne. Il reparto non ha una divisione per donne e uomini. Lo stesso reparto accoglie tutti a prescindere dal sesso e dal tipo di malattia Le donne stanno davvero soffrendo, perché il dispensario qui non è attrezzato. Compriamo vaccinazioni per i nostri figli e poi li portiamo noi in ospedale per fare in modo che siano i medici ad iniettarle. Molte donne non possono permettersi i vaccini e sono in molte che, alla fine, scelgono di non vaccinarsi. Un giorno mio figlio è stato morso da un cane, ho preso in prestito un veicolo per portarlo al dispensario attraversando strade impervie. Arrivata finalmente destinazione mi hanno detto che non avevano alcun farmaco per lui. Ero frustrata, gli hanno dato solo degli antidolorifici e così ho dovuto percorrere più di 20 chilometri per arrivare al principale ospedale del distretto.
Ho anche perso uno zio. Un giorno ha iniziato a lamentarsi di avere un forte mal di testa, l’ho portato al dispensario. Il personale del dispensario non sapeva cosa fare per curarlo e mi ha chiesto di portarlo all ospedale principale. Ma poco dopo è morto. Ora mi chiedo: perché hanno costruito il dispensario se poi la gente non può ottenere alcun aiuto? I leader politici del villaggio non hanno voce per rappresentarci. Abbiamo chiesto al governo di dotare i nostri dispensari di attrezzature più adeguate, ma non abbiamo visto alcun cambiamento. Spero che ora, tramite il comitato CDF, di poter sostenere i diritti delle donne e soddisfare tutte le loro esigenze!”.
ActionAid in Kenya lavora per costruire ambulatori medici attrezzati vicino alle abitazioni, affinché gli abitanti abbiano facile accesso alle cure mediche. Costruisce pozzi per garantire acqua potabile e mitigare la diffusione delle malattie. Le donne sono quelle che, in famiglia, si dedicano maggiormente alle attività nei campi, ma senza ricevere una giusta ricompensa. Per questo supportiamo le piccole attività commerciali gestite da donne, per dar loro maggior sicurezza e autonomia economica.