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La povertà alimentare, oggi nel nostro Paese, è guardata utilizzando lenti rotte che, pur nel necessario esercizio di ricomposizione dei loro pezzi, lasciano inevitabilmente dei vuoti da colmare. È quanto emerge dal quarto rapporto sulla povertà alimentare in Italia “Frammenti da ricomporre. Numeri, strategie, approcci in cerca di una politica”.
Frammentati appaiono i dati statistici a disposizione, le risposte di policy e gli approcci di intervento prevalentemente focalizzati a promuovere l’accesso fisico ed economico al cibo per le famiglie in condizioni di vulnerabilità attraverso la distribuzione alimentare, senza però intervenire né sulle sue determinanti, non esclusivamente monetarie e materiali, né sulle altre conseguenze del fenomeno (esclusione sociale, stress, stigma, ansia, solitudine).